“Lasciate che i bambini vengano a me….”
(Mc 10,1–16)
I farisei vogliono mettere Gesù alla prova, gli pongono una questione che “scotta”: sembrano altri tempi eppure le questioni che “scottano” sono sempre le stesse.
Ci sembra che Gesù inizi con un rimprovero e il fatto che chi lo interroga voglia metterlo alla prova pare giustificarlo, ma non è così. E se Gesù, nonostante il preconcetto con cui gli si avvicinano, volesse a tutti i costi provare a dialogare davvero, credendo oltre ogni ingenuità nei suoi interlocutori?
L’essere umano è affidabile nell’amore? E l’amore vero è davvero per sempre? Sono capace di promettere un amore per sempre? O sono disposto ad accettare di essere amato solo per un po’? Cioè, cos’è l’amore tra un uomo e una donna? È un patto a tempo determinato nel quale vince chi si scioglie per primo dal legame?
Proviamo a leggerla cosi: Gesù rivela loro il segreto dell’amore vero.
Innanzitutto il problema è un cuore diventato duro; e chi di noi non ha sperimentato questo? Questa durezza è come un muro che ci separa dall’altro e se guardo bene mi separa anche da me stesso, perché l’altro è divenuto parte di me. Perdo lui e perdo anche un po’ di me.
Gesù racconta il sogno di Dio: ne ha fatti due, maschio e femmina, perché nessuno basta a se stesso. Dio lo sa bene. Li ha fatti capaci di amore, cioè capaci di fare unità. Questa unità è la sua promessa e il suo impegno; Egli farà questo nell’uomo e per l’uomo. Ma perché questo possa realizzarsi è necessaria una condizione: un cuore morbido e docile.
Le Sorelle Ministre della Carità