Una nuova esperienza di vita
Un anno è già passato da quando mi sono trasferito con tutta la famiglia a Trecate, in un appartamento ricavato al terzo piano dell’Oratorio san Giuseppe. I primi tempi la domanda ricorrente che i ragazzi mi ponevano era proprio chi fossi; i modi forse non erano così gentili, ma la domanda serviva, oltre che a stabilire le gerarchie, a capire che cosa ci facessi in quel luogo. Ebbene, partiamo da questo luogo che è diventato la mia casa: l’Oratorio. Il desiderio e il sogno dei nostri sacerdoti è quello di cambiare volto a questa struttura in modo che ridiventi un luogo di aggregazione per i ragazzi, incontrandoli negli spazi in cui si sentono più a loro agio e sicuramente uno di questi è lo sport. Il mio ruolo è di coadiuvare questo grande progetto in corso e quest’anno, con una presenza costante nel cortile dell’Oratorio, mi è servito per conoscere la realtà trecatese. Ho sempre lavorato con i ragazzi, iniziando ad animare gruppi e poi passando all’insegnamento, tentando di fare diverse esperienze lavorative con varie Associazioni legate sempre al mondo dell’infanzia e dei ragazzi. Così mi sono ritrovato a contatto con i ragazzi non più tra i banchi di scuola, ma incontrandoli nel loro tempo libero. Fondamentale in questo cammino è la presenza di mia moglie Lorella, con la quale ho condiviso e condivido ogni speranza e sogno. Il cammino con lei vissuto ha dato vita a tre figli Marta Maria (22 anni), Cecilia Maria (17 anni) e Francesco Setota (13 anni), che ci hanno seguito in questa nuova esperienza di vita. Gli “abitanti” dell’Oratorio sono aumentati: a don Mauro, ai volontari e ai ragazzi si aggiunge la famiglia Cecchetto con un cane e un gatto.
Stefano