La famiglia delle famiglie
Da una felice intuizione pastorale dell’Arciprete don Gilio nella prima metà degli anni ’70 del secolo scorso, nascono i Quartieri. Una grande tenda-convegno, chiamata da subito “Tenda della Speranza”, si sposta in varie zone della città, dando così forma ai 10 Quartieri e convocando gente per incontrarsi, pregare, riconoscersi parte dell’unica grande Comunità parrocchiale trecatese. Lo scopo è quello di ri-umanizzare un territorio che sta perdendo sempre più i connotati di paese rurale dove tutti si conoscono e presenta già pecche di anonimato e assenteismo dalla vita comunitaria, tipiche della città. Trecate comincia e continua a diventare ‘terza periferia’ della metropoli milanese. Ma adesso che ne è dei nostri Quartieri? Hanno funzionato bene per diversi decenni e qualcuno continua la loro opera popolare proponendo annualmente simpatici momenti di aggregazione e di festa; ma a livello pastorale, cioè di cura delle esigenze spirituali e sociali, forse andrebbero ripensati e si potrebbero convocare nuove forze per incontrare le famiglie, i giovani, gli ammalati, gli anziani, i bambini, chi è in situazioni di difficoltà, chi fa fatica ad integrarsi e chi ha grossi problemi e non sa a chi rivolgersi. I Quartieri che hanno aiutato a far crescere la nostra Parrocchia come “famiglia delle famiglie” possono sicuramente tornare ad essere un modo concreto con cui i fratelli siano corresponsabili, in ‘presa diretta’ della vita della Chiesa e trasformare – come dice il Vescovo – “il Sinodo di carta in Sinodo di carne”.
È una preghiera, un’attesa, un augurio.
Un vecchio animatore di Quartiere