Addio al cardinale Renato Corti
Caro lettore, cara lettrice, mentre stavo ultimando le pagine del bollettino, prima della loro impaginazione finale, è giunta la dolorosa notizia della morte e del passaggio alla vita eterna del carissimo e amato vescovo emerito di Novara, il cardinale Renato Corti. Sua eminenza è mancato la mattina di martedì 12 maggio 2020, verso le ore 9, presso la casa dei Padri oblati di Rho, dove risiedeva dal momento in cui aveva lasciato la nostra diocesi.
Nell’ordinazione episcopale, aveva scelto come motto “Cor ad cor loquitur”, una frase coniata da Newman, con la quale voleva esprimere un programma di attenzione “cordiale” alle diverse comunità e alle singole persone.
A Dio Onnipotente, che è stato sempre il cardine della sua vita e delle sue scelte, affidiamo questo nostro vescovo, perché nell’attesa della sua risurrezione, accolga la sua anima nella comunione gloriosa dei santi e gli apra le braccia della sua misericordia.
Per questo mi sembra naturale dedicare a lui la prima pagina del nostro settimanale, ricordando brevemente la sua vita di sacerdote, vescovo e cardinale.
don Alessandro Maffiolini
Il cordoglio della nostra Diocesi
Il Vescovo Franco Giulio con tutta la Chiesa gaudenziana, annuncia con commozione il passaggio alla vita eterna del carissimo vescovo emerito, il cardinale Renato Corti.
Sua Eminenza è mancato questa mattina, martedì 12 maggio 2020, verso le ore 9, nella casa dei Padri oblati di Rho dove risedeva dal momento in cui aveva lasciato la nostra diocesi.
Coloro che lo hanno amorevolmente assistito, testimoniano della serenità con la quale ha vissuto questi ultimi mesi, fino al momento conclusivo del trapasso.
Il vescovo Renato si è “consumato” lentamente offrendo tutta la sua vita per la Chiesa; prima nella diocesi di Milano, poi come nostro vescovo e infine da cardinale, chiamato più direttamente a partecipare alla sollecitudine del Papa per la Chiesa universale.
Lo affidiamo commossi e grati all’abbraccio misericordioso del Padre che ora potrà incontrare “cor ad cor” con la Vergine Maria e tutti i Santi nella Gerusalemme celeste.
Breve biografia
Renato Corti era nato a Galbiate il 1° marzo 1936 da famiglia di lavoratori. Ordinato prete il 28 giugno 1959 dal cardinale Montini, fu cooperatore parrocchiale all’oratorio di Caronno Pertusella dal 1959 al 1967. Passò quindi al Collegio arcivescovile di Gorla come direttore spirituale. Nel 1969 si trasferì a Saronno con lo stesso incarico e poi come rettore del biennio del corso teologico, dal 1977 al novembre del 1980, quando fu scelto dall’arcivescovo Martini come Vicario generale. Ricevette l’ordinazione episcopale il 6 giugno 1981. Nominato vescovo di Novara, il 19 dicembre 1990, fece l’ingresso solenne il 3 marzo 1991. La Chiesa di Novara aveva vissuto un’esperienza di partecipazione singolare e per molti versi irripetibile, con il XX Sinodo, che aveva diviso la diocesi in zone pastorali territoriali, all’interno delle quali, anche per la progressiva diminuzione del clero, sarebbero poi sorte le “unità pastorali”. La prima omelia ebbe come argomento un detto di Paolo: «Vorrei suscitare in voi il desiderio di camminare sulla via del Vangelo». In seguito la sua predicazione, documentata dalla Rivista diocesana, sarà abbondante e avrà particolari inflessioni di stile e di temi a seconda delle persone e ambienti a cui doveva rivolgersi. Ha dato importanza alla formazione dei giovani con la “Lectio divina”, con gli esercizi annuali ai diciottenni, alle famiglie e ai fidanzati, seguendo la pastorale della famiglia proposta in diocesi. Gli stimoli per la vita ed il ministero dei preti sono stati gli argomenti delle omelie del Giovedì santo, della Giornata di Fraternità e delle ordinazioni, rivolti sempre a far emergere qualche aspetto della vita del prete in sintonia con momenti particolari della vita ecclesiale. Iniziò nel 1993 la visita pastorale. Fu una visita atipica, legata non tanto al controllo burocratico, quanto allo stimolo per coordinare facendo emergere sempre il bene già presente. Per un decennio fu vicepresidente della CEI. Non tralasciò di seguire i sacerdoti novaresi impegnati come preti “fidei donum” in diverse chiese dell’Africa (Burundi, Tchad) o nell’America Latina (Brasile, Uruguay). Compì diversi viaggi per conoscere quelle Chiese e per portare aiuti e incoraggiamenti a nome della Chiesa novarese. Dal 24 novembre 2011, quando le sue dimissioni per limiti di età alla guida della Diocesi di Novara sono state accolte, ha vissuto a Rho (Mi) presso il centro di spiritualità dei Padri oblati missionari. Ricevette la porpora cardinalizia da papa Francesco il 19 novembre 2016, creato e pubblicato Cardinale del titolo di S. Giovanni a Porta latina.