Nel cammino di preparazione al Natale, la Chiesa, nella sua sapienza, ci fa incontrare una figura da una parte eccezionale e irraggiungibile, dall’altra molto vicina a noi e capace di suscitare ancora oggi emozione e folle di pellegrini e fedeli. Stiamo parlando della Vergine Maria nel mistero della sua Immacolata Concezione: è come un faro illumina questo tempo di attesa del Salvatore. Mentre avanziamo nel percorso incontro a Dio che viene, la Chiesa ci invita a guardare Maria che “brilla come segno di sicura speranza e di consolazione per il popolo di Dio in cammino”. Maria è accanto al cammino di ognuno. L’Avvento è tempo opportuno per rendere omaggio alla Madre e al Figlio che attendiamo, per la “costante premura” con cui accompagna il cammino delle famiglie, delle parrocchie, delle comunità religiose; il cammino di quanti ogni giorno, a volte con fatica, vanno al lavoro; dei malati, degli anziani, di tutti i poveri, di tante persone immigrate qui da terre di guerra e di fame. Appena rivolgiamo il nostro pensiero, il nostro sguardo o una veloce preghiera, sempre sentiamo la Sua presenza materna e dolce. Nel viaggio verso Betlemme, Maria può aiutarci a sviluppare gli anticorpi contro quei “virus del nostro tempo” che bloccano la nostra fede e la nostra testimonianza coerente di Gesù. Maria ci afferra per mano e ci dona la forza di vincere l’indifferenza, la maleducazione civica, l’ipocrisia, la paura del diverso e la rassegnazione al degrado in cui siamo inseriti. Maria ha combattuto con la sua vita contro questi virus che in ogni epoca riesplodono per infettare i battezzati e fargli deviare dalla strada della gioia del Vangelo. Solo in questo modo, Maria diventa sempre più vicina alla nostra vita e nostra compagna di viaggio. Quando una mamma attende un bambino, lo annuncia a tutti, prepara la casa, predispone i vestiti, il lettino… Dio ha “preparato”, in un certo senso, la sua mamma, facendola nascere senza peccato. I genitori di Maria, Anna e Gioacchino, erano molto vecchi: Lei fu la risposta alle loro preghiere e alla loro immensa fiducia in Dio e nella sua Parola. Maria è nata dunque senza quella macchia che colpisce gli uomini fin dalla cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre. Questo è un regalo unico, nessun altro essere umano ha mai avuto un regalo così, perché “Gesù aveva scelto la sua mamma ancora prima che lei venisse al mondo e le aveva fatto un regalo speciale”. Maria è nata dunque senza peccato originale e non ha mai commesso nessun peccato in vita sua. Eppure Maria rimane libera in ogni momento della sua vita: l’angelo non va a comunicarle un ordine, un obbligo, va a chiedere semplicemente il permesso. E Maria risponde senza esitazioni: “Eccomi, sono la serva del Signore”. Anche senza peccato, Maria poteva sempre scegliere tra il bene come il male: ha scelto di fidarsi di Dio. “Anche noi, come Maria, dobbiamo fidarci di Dio, dirgli di sì in ogni momento della nostra vita”. Anche noi, come Maria, siamo liberi di fare il bene o il male, ma abbiamo da Dio tutti gli strumenti (la grazia) necessari a fare il bene. Cari amici lettori, innalziamo la nostra preghiera a Maria: “Vergine Immacolata, che a noi ti mostri come Madre di grazia e di misericordia, concedici, specialmente nella prova e nella tentazione, di fissare lo sguardo sulle tue mani aperte, che lasciano scendere sulla terra le grazie del Signore, e di spogliarci di ogni orgogliosa arroganza, per riconoscerci come veramente siamo: piccoli e poveri peccatori, ma sempre tuoi figli”.
don Alessandro Maffiolini