Ogni anno nella comunità cristiana è amministrata la Confermazione, un sacramento così importante, ma a volte poco vissuto. Anzi potremmo dire un sacramento in piena crisi. Il Vescovo o il suo delegato chiedono per ben quattro volte ai ragazzi o agli adulti se credono in Dio Padre, in Gesù Cristo, nello Spirito Santo e nella santa Chiesa cattolica. Essi rispondono con vigore “Credo” che significa fidarsi di, aver compreso quelle parole e cercare di metterle in pratica nella propria vita. È dire: “Sì, ci sto, sono disponibile, ho fiducia”. Sappiamo però che in una percentuale alta di casi sono solo parole ‘buttate al vento’: certo, lo Spirito agisce, è come il seme che cresce, ma d’altra parte la libertà richiesta nella Cresima è molte volte nulla. È un sacramento visto ancora per molti come ‘obbligo sociale’, un qualcosa da ricevere per non essere considerati ‘meno degli altri’. Ecco che una realtà capace di rendere pienamente conformi a Cristo ottiene l’effetto contrario; ci si uniforma alla mentalità comune del disinteresse e di una spiritualità solo di facciata e sostanzialmente vuota. Non volgiamo in quest’articolo rintracciare le cause o i colpevoli: è una strategia sterile in ogni campo. È però giusto constatare una realtà effettiva.
Rimane comunque la speranza che il seme gettato nella terra porti frutto, cioè riesca a trasformare i cuori di pietra in cuori di carne, capaci di amare e di portare Gesù ai fratelli. È il diventare cristiani non solo perché un pezzo di carta certifica il ricevimento di un sacramento, ma perché con la loro vita questi ragazzi si impegnano a servire i fratelli come ha fatto Cristo. Diffondono quindi il profumo di Cristo essendo testimoni del Suo Amore e della Sua Parola: questo è reso possibile solo dallo Spirito Santo. È Lui che crea testimoni, è Lui che rende missionari. Dovremmo diventarlo tutti grazie alla Cresima ricevuta. Lo Spirito Santo, infatti, agisce in ciascun battezzato per trasformarlo in testimone coerente di Cristo: dilata il suo cuore così tanto da poter amare, perdonare e accogliere ogni persona che incontra. La Cresima altro non è se non “il sacramento della scelta, della decisione progressiva e per nulla scontata di essere presente da cristiano in una società non cristiana”. Può sembrare difficile, ma con l’aiuto dello Spirito che si riceve in dono è possibile e fattibile.
Caro lettore, caro cresimato, questo è l’invito che Dio ti fa. Abbiamo la possibilità di accogliere i grandi doni che ci aiutano nel cammino della vita a “diventare testimoni fedeli e coraggiosi di Gesù”. I doni dello Spirito sono realtà stupende, che permettono a ognuno di formarsi come cristiano, di vivere il Vangelo e di essere membro attivo della Comunità. Continuate a frequentare l’Oratorio, continuate ad incontrare Cristo presente nell’Eucaristia: la vita assumerà sempre più l’obiettivo della felicità che cercate con tanto desiderio e impazienza.
Cari ragazzi, cari lettori, noi siamo tutti creati da Dio a Sua immagine e somiglianza. “C’è in ciascuno di noi una scintilla di Dio. La fede vissuta con amore e generosità è una marcia in più nella vita e noi diventiamo testimoni di Cristo nella nostra famiglia e nel mondo”.
A tutti, auguriamo un buon cammino.
Alessandro Maffiolini