Nel tempo di Quaresima potrebbe essere più facile ripensare bene alle esortazioni del profeta Isaia “Lavatevi, purificatevi” e “anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve”. Sono incoraggiamenti rivolti secoli prima della nascita di Cristo, ma che oggi sono rivolti a ogni persona di buona volontà che desidera camminare nella luce di Dio. E ogni battezzato grazie al dono dello Spirito Santo diventa una persona di buona volontà: occorre solo il cambiamento, la conversione, una novità di vita e di spirito, una vera vita di comunione. Gesù nel Vangelo ci conferma, in un suo invito, di amarci gli uni gli altri. Queste attenzioni ci devono far riflettere: abbiamo bisogno di conoscerci a fondo. Nessuno può progredire nel cammino della vita spirituale senza una profonda conoscenza di se stesso, delle sue qualità e dei suoi limiti, delle tendenze del proprio carattere e della propria personalità, delle possibilità che effettivamente possiede. Chi ha un vero desiderio di crescere nel cammino della vita cristiana, ha davanti a se alcuni passi necessari: conoscersi, accettarsi, superarsi. Ognuno è chiamato in causa a fare un’introspezione personale. Se non conosciamo noi stessi, rischiamo di avanzare nel buio, nelle tenebre, e di sbagliare la strada della vita. Ecco come diventa necessario “rifiutare la mentalità mondana, la stima eccessiva delle comodità, la stima eccessiva del piacere, del benessere, delle ricchezze”. È una strada che ci porta a conseguire qualcosa di più grande, cioè la comunione con Dio e l’amicizia con Lui. Ovviamente questo non è facile, siamo legati alle cose terrene che ci tengono vicini al peccato: l’incostanza, lo scoraggiamento, la malizia, gli ambienti nocivi, i cattivi esempi. “Tutto questo ci scoraggia e a volte sembra impossibile avvicinarsi a Dio, troppo difficile”. Abbiamo tutti bisogno di luce e di amore. Questo amore ci viene dalla riflessione, dal contatto con gli altri che ci possono consigliare o aiutare, ma, soprattutto dalla preghiera, dai sacramenti e dallo Spirito Santo. “Conoscersi è far morire se stesso, per fare l’esperienza con Dio. Solo chi si avvicina in questo modo a Dio trova garanzia di vita e certezza del cammino”. Ma poi però non è sufficiente conoscersi. Dobbiamo accettarci come siamo, con grande realismo e umiltà. Per Santa Teresa d’Avila “l’umiltà è la verità”. E sappiamo bene quanto è importante riscoprire la verità su noi stessi, sulle nostre azioni e scelte: la verità ci farà liberi di scegliere Cristo nella nostra vita e di camminare sulla strada che conduce alla Pasqua, all’incontro con Lui e i fratelli. Ci aiuta nel cammino della conversione l’amore passionale di Dio per noi. Solo accogliendo con tutto se stessi il vangelo e facendolo risuonare nel profondo di noi stessi, possiamo viverlo nella quotidianità con amore e coerenza di vita. Riconosciamo allora Gesù, il figlio prediletto, come il Figlio da seguire e da ascoltare, “fino a quando ogni sua Parola diventi carne e vita nostra”. Inoltre riconosciamo e ringraziamo il Padre per i doni ricevuti, le qualità e le virtù che, per sua grazia, possiamo mettere in pratica. Dobbiamo impegnarci, quindi, nel conoscere meglio noi stessi, per comprendere quali virtù e quali difetti governano in noi. Tutto questo per intraprendere un sano cammino di crescita spirituale. Il tempo di Quaresima è un tempo di grazia molto propizio per la nostra conversione e crescita nel Vangelo.
don Alessandro Maffiolini