Il tempo che stiamo vivendo è faticoso e sopportiamo ancora con difficoltà le conseguenze. Occorre però anche riconoscere che di fronte al virus abbiamo saputo reagire. E benché la lotta non sia ancora vinta, desideriamo ripartire, rilanciarci nella realtà, sperare in una ripresa non solo economica, ma prima ancora umana, sociale ed ecclesiale. Abbiamo proprio bisogno, quindi, di un tempo di pace in cui vivere senza paura e senza tensione, abbiamo bisogno di rigenerare i nostri corpi messi a dura prova in questi mesi, abbiamo bisogno di ristorare la mente e lo spirito stressati da un evento davvero epocale che ha fatto sorgere domande, dubbi, incertezze che ci hanno scosso emesso in difficoltà. “Abbiamo bisogno allora di tempi e luoghi che ci aiutino a recuperare la nostra “forma”, anzi che ci diano un supplemento di energia che ci aiuti nei prossimi mesi a riprendere la nostra vita, pronti ad accogliere e interpretare da protagonisti le novità che ci aspettano”. Il tempo delle vacanze può essere un tempo propizio per questa ripartenza. Quello che trascorreremo al mare, in montagna, sui laghi o nelle colline, insieme o in solitudine, potrebbe rivelarsi un periodo privilegiato per riprendere i rapporti tra le persone e per alimentarli non solo con la contemplazione delle bellezze del Creato o la generosa ospitalità della nostra gente, ma anche attraverso l’incontro con le testimonianze di cultura, arte, solidarietà e fede che la storia della nostra Italia ci ha consegnato. Abbiamo urgenza di fermarci un poco, perché l’occhio della mente e del cuore possa fissare lo sguardo sull’orizzonte dei nostri affetti, delle nostre responsabilità. Questo periodo di vacanza sia un’occasione propizia per riprendere le forze fisiche e interiori, affinché possiamo ricominciare con animo rinnovato il cammino del prossimo mese di settembre. V’invito quindi a riconsiderare in questo tempo, anche le ragioni della fede e a cercare occasioni d’incontro con le comunità cristiane, partecipando alle celebrazioni eucaristiche festive. Sono certo che ritorneremo “in forma” e capaci di realizzare le opere buone del Vangelo. In questo modo non ci limiteremo a rimanere cristiani ma potremo suscitare la fede negli altri, secondo la regola per cui la Chiesa cresce per attrazione. Vi auguro una buona estate nel Signore. Un caro saluto a tutti e a tutte.
don Alessandro Maffiolini