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Primo pellegrinaggio della nostra UPM sulle orme di una santa ‘della vita di tutti i giorni’

accompagnati da don Ettore e don Federico, due pullman di pellegrini si sono diretti a Mesero (Diocesi di Milano), per scoprire una Santa dei nostri giorni… donna e mamma come noi, Gianna Beretta Molla.

All’arrivo ci siamo recati nella chiesa che Gianna frequentava e che in seguito è stata elevata dal Cardinal Martini a santuario diocesano della Famiglia. Lì ci ha accolti don Paolo, rettore del santuario, che ci ha offerto una testimonianza speciale, avendo conosciuto personalmente la donna: nelle sue parole ha voluto sottolineare come Gianna sia stata esempio di come si possa incarnare il Vangelo nella quotidianità e vivere la vita matrimoniale come gioiosa risposta alla chiamata del Signore. Don Paolo ci ha fatto poi riflettere sul concetto comune di ‘santità’: solitamente, infatti, pensiamo che i santi siano persone che hanno lasciato traccia nella vita della Chiesa, che abbiano fatto ‘cose grandi’, quasi fossero dei modelli irraggiungibili. Gianna, invece, è la dimostrazione che la santità è ‘alla portata di tutti’, è strada comune per piacere al Signore. Questa è la bellezza e la grandezza di Gianna: aver vissuto la vita abituale di ogni sposa e mamma ed essere stata grande nella vita di tutti i giorni.

Nasce a Magenta nel 1922, in una famiglia profondamente cristiana, bella e fortunata, con 7 figli tutti laureati; già da piccola sente profondamente la presenza di Dio: tutti i giorni la mamma la porta a Messa e a 5 anni riceve la Prima Comunione. Frequenta l’università a Milano, per poi spostarsi a Pavia a causa della guerra; qui si laurea e diventa medico. Per capire bene quale debba essere il suo cammino di vita, dopo aver partecipato a degli esercizi spirituali, sente chiaramente il bisogno di mettere il Signore al primo posto, tanto che il suo motto diviene: “Voglio amare Gesù”. Svolge il lavoro di medico a Mesero, è catechista e si occupa della Carità come dama di San Vincenzo, ama la natura e adora la montagna. Nel 1955 conosce Pietro Molla, che sposa dopo tre mesi di fidanzamento; i due vivono la vita coniugale con amore e gioia, accogliendo i tre figli che arrivano. La quarta gravidanza si presenta però problematica: scopre infatti la malattia che mette in pericolo la vita sua e del bambino che porta in grembo. Gianna non ha dubbi: chiede che i medici facciano il possibile per salvare la vita al bambino, anche a scapito della sua. Il 21 aprile 1962 nasce la piccola Gianna Emanuela e dopo pochi giorni (il 28 aprile) Gianna muore. La sua volontà è stata servire il Signore nell’amore della famiglia, anche quando questo si è rivelato doloroso e difficile.

La nostra permanenza nel Santuario è continuata con l’esposizione del Santissimo Sacramento, la possibilità della preghiera personale e della confessione e la partecipazione di tutti alla Messa in rito Ambrosiano. Abbiamo poi terminato il pomeriggio con la visita alla tomba della Santa nel cimitero di Mesero (dove le spoglie riposano nella cappella della famiglia Molla) e con la visita all’ambulatorio dove svolgeva la professione di medico.

Gianna Beretta Molla è stata beatificata da Giovanni Paolo II il 24/4/1994 e proclamata Santa il 16/5/2004.

Mariella, Donatella, Pierdina

 

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