Tradizionale pellegrinaggio nelle suggestive terre di San Francesco, insieme alla Comunità Masci
Dopo quasi 7 ore di pullman tra canti, preghiere, giochi di intrattenimento a cura degli organizzatori, è apparsa Assisi nel suo splendore. A sinistra la basilica di San Francesco ed il Sacro convento, a destra la basilica di Santa Chiara e in basso la basilica di Santa Maria degli Angeli, ricche di affreschi e di storia. Siamo stati accolti da fra Pasqualino che ci ha rapiti con il suo linguaggio pacato e colmo di amore verso Dio; amore più grande dei sensi di colpa, amore senza dolore e menzogna e un amore che non ha rimpianti. Adattando la scritta INRI in “Io Non Ritorno Indietro” capiamo di che tipo di Amore stiamo parlando, così grande, da cui non ci si può separare o tornare indietro.
Suggestiva la processione serale con le flambeaux, particolari candele con il cartoncino protettivo ricco di preghiere. La Schola Cantorum di Assisi, con i suoi canti liturgici, ha estasiato i fedeli durante la Messa concelebrata, per la benedizione degli ulivi. Altro momento indimenticabile è stata poi la mattonata a piedi di sera, con i lumini accesi ed il chiarore della luna piena, dalla basilica superiore di San Francesco a quella inferiore di Santa Maria degli Angeli. La passeggiata all’interno del bosco di San Francesco, lungo il sentiero tortuoso, ha poi messo a dura prova le gambe a molti del gruppo, ma ci ha ripagato dalla bellezza delle piante e dell’ambiente intorno a noi; inoltre ci ha incuriosito anche la presenza di una grossa campana della pace con gli stemmi di più religioni.
Altra tappa non meno importante, la traghettata sul lago Trasimeno verso l’isola Maggiore, con 16 abitanti residenti, ricca di ulivi, di animali selvatici, di silenzio; inoltre la visita alla chiesa di San Michele ed al museo dei merletti (gradito specialmente dalle donne) ci hanno fatto fare un salto indietro nel tempo.
Con un po’ di rammarico, ma con molta serenità, è poi arrivato il momento di risalire sul pullman che, grazie alla guida attenta e tranquilla di Salvatore, (anch’egli scout!) ci ha riportati a Trecate. Le strette di mano per i saluti di commiato hanno lasciano intendere che sono stati 3 giorni all’insegna dell’amicizia e di quell’Amore descritto da fra Pasqualino, rimasto impresso nei nostri cuori.
Carmelo Iacono