“Se Cristo non fosse risorto, inutile sarebbe la nostra fede”. Così ci ammonisce l’apostolo Paolo e in questa Pasqua 2017, dove tutto continua a parlare di morte attorno a noi, quanto abbiamo bisogno di questo monito! Abbiamo bisogno di tanta speranza, di Qualcuno che ci assicuri che vale la pena andare avanti, crederci con decisione, aggrapparci con tutte le forze. Questa lezione la sto imparando anche da “apostoli” dal nome nostrano: gli ammalati che noi sacerdoti stiamo visitando. C’è tanta sofferenza fisica e morale nelle case della nostra città. A volte è motivo di rabbia e divisione, sovente è accolta con coraggiosa disponibilità e luminosa fede. Uscendo dalle case di certe famiglie mi accorgo di avere la pelle d’oca, di sentire un forte peso sul cuore, ma sento anche il bisogno di ringraziare il Signore per la lezione di umiltà, coraggio, fede che quelle persone mi hanno dato con le loro parole, silenzi, atteggiamenti carichi di amorevole umanità. È in questi sguardi che interrogano, sì, ma senza disperazione, con l’unico desiderio di condividere e ringraziare, che scopro i segni della Risurrezione di Gesù.
Li scopro anche in Matteo, bambino della scuola materna, che tutte le mattine viene in confessionale per “benedirmi”, tracciando su di me il segno della Croce. In Giovanni, adolescente perdutamente innamorato, che nell’amore ha ritrovato la forza di rimettersi in pari con la scuola e vivere con più intensità e presenza nella sua famiglia. In una suora, quasi centenaria, che all’inizio della Messa mattutina aspetta il saluto, che ricambia con un sorriso a tutto campo.
Sì, Gesù è davvero risorto e dà luce alla nostra vita assediata dalla tenebre di morte.
Auguro a tutti voi di scoprire questi segni di risurrezione per ritrovare la Speranza. Lo faccio a nome anche dei miei fratelli sacerdoti.
Buona Pasqua.
Don Ettore