Comunione e cammino insieme
In ogni Parrocchia esiste il Consiglio Pastorale, che è presieduto dal parroco e nel quale i battezzati, insieme con coloro che partecipano alla cura pastorale della Parrocchia in forza del proprio ufficio, prestano aiuto nel promuovere l’attività pastorale. È il segno e l’organismo ordinario della comunione e del camminare insieme; è il luogo autentico del discernimento comunitario e dell’opportunità dei laici di essere responsabili, insieme ai sacerdoti, delle scelte inerenti alla comunità cristiana. È lo spazio per decidere insieme la programmazione e il coordinamento dell’azione pastorale dell’intera Parrocchia.
Certo, nessuno è presente a nome del proprio gruppo o per ‘difendere il proprio territorio’: tutti desiderano aiutare la Comunità a crescere come membri protagonisti nelle scelte e nell’annuncio dl Vangelo. Il CPP è composto da persone che hanno in sé l’intima convinzione della necessità della comunione e dell’espressione delle proprie idee per il bene di tutti. È per questo che i componenti del Consiglio sanno manifestare un certo grado di visione pastorale d’insieme, di disponibilità alla comunione effettiva e una buona capacità di dialogo. Esso ha inoltre il compito di progettare, accompagnare, sostenere e verificare l’attività pastorale della Parrocchia stessa. Valorizza e coordina i diversi fenomeni associativi e i vari gruppi presenti e operanti nella Comunità, secondo i carismi specifici, con lo scopo di aiutare tutti nella crescita come cristiani coerenti.
Sono membri di diritto il parroco e i sacerdoti che hanno incarichi pastorali in Parrocchia; altri sono persone scelte dal parroco (tre), un membro del Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici e i rappresentanti delle comunità religiose che operano in Parrocchia; infine sono membri i rappresentanti dei principali gruppi di operatori pastorali. Il Consiglio Pastorale resta in carica cinque anni. I suoi membri, compiuto il quinquennio, possono essere rieletti per un secondo mandato. Per favorire l’obiettivo di una più ampia corresponsabilità è necessario che dopo ogni quinquennio venga sostituito almeno la metà dei membri.
Buon cammino.
Alessandro Maffiolini